sabato 27 febbraio 2010

TERREMOTO IN CILE

Non so che ora era, come sempre quando viaggio, specie in intercontinentale, sono in una "bolla" senza tempo, ma finalmente c'era qualche ora e potevamo girare senza bagagli al seguito. Pranzammo, e in un pomeriggio di sole splendido e caldo uscimmo fuori dall'aereoporto per fumare (io) una sigaretta in pace.
La luce, quella luce che io conoscevo bene e che loro invece vedevano per la prima volta, una luce totale, rilassante, quasi antistress, ci avvolse insieme all'aria tiepida e dolce, al bisbiglio dei paseggeri che entravano e uscivano, al fruscio della scopa dell'addetto che teneva pulito l'ingresso. Avevo ancora negli occhi il manifesto pubblicitario del parco di Torres del Payne e nelle orecchie le parole di Paola che diceva, noi andremo li.
Sto pensando a quell'aereoporto ora, alle sue passerelle sospese, alla torre di valibge di 20 metri che faceva da monumento al viaggiatore in un'ala di quell'aereoporto che hanno mostrato poco fa' in tv.
Sto pensando alla gente buona di quel paese, alla sua disponibilita', a quella terra e sto pensando a me in quella terra...
Coraggio hermanos

giovedì 25 febbraio 2010

Perche' stasera mi piace questo

http://www.youtube.com/watch?v=w9TGj2jrJk8

Mentre leggo un libro di una donna che ha attraversato l'America da sola in moto...

A caccia di allocchi!!!!!

Quando si dice calcolo politico (poi i cialtroni diranno "bipartisan")
Leggo e riporto.
"Nuove scintille sul nucleare Palese: 'Sì, ma non in Puglia'
Repubblica — 11 febbraio 2010 pagina 2 sezione: BARI
LA SINDROME Nimby ha colpito Rocco Palese. Il capogruppo di Forza ItaliaPdl alla Regione Puglia parla più da candidato presidente. «Non vogliamo centrali nucleari in Puglia», afferma a pochi minuti dall' approvazione nel Consiglio dei ministri del decreto legislativo che fissa i criteri per individuare i siti. Palese non si vuole complicare la campagna elettorale e sembra essere sulle stesse posizioni del governatore Nichi Vendola che sull' argomento si è già espresso, una settimana fa, con una videolettera contro il ministro agli Affari regionali, Raffaele Fitto dopo la decisione del governo di impugnare le leggi regionali (fra cui quella pugliese) che chiudevano a doppia mandata la porta al nucleare. Questa volta Palese prova a giocare d' anticipo. Non si dice contrario al nucleare a priori: «Sono favorevole al suo ritorno in Italia perché aziende e famiglie non possono continuare a pagare bollette energetiche troppo salate. Detto questo - aggiunge Palese - in Puglia diciamo no al nucleare perché questa regione ha già dato». Non è una porta in faccia né a Berlusconi né tantomeno a Fitto. Ma nel tentativo di non farsi impallinare dagli avversari, ha scelto la politica del Nimby ("non nel mio cortile"). Se la Puglia ha già dato, Vendola ha già detto. Così ieri, sul sito del governatore, hanno selezionato come homepage i versi in rima elettorale "poche scorie, via smammare disse il sole al nucleare". Il vicepresidente Loredana Capone ricorda, però, che il "no" al nucleare è stato «pronunciato, in Consiglio regionale, all' unanimità, dunque anche con i voti della destra di Fitto. A quanto pare, però, a Roma questo non importa. Sulla nostra testa resta la minaccia della scelta della lobby del nucleare che punterebbe sulla Puglia, perché ha una bassissima sismicità e delle caratteristiche morfologiche ideali. Attendiamo ora la pronuncia della Corte Costituzionale sui ricorsi che la Puglia, insieme ad altre dieci regioni d' Italia hanno presentato contro il Governo. Noi abbiamo cambiato rotta e nessuno ci farà tornare indietro nel tempo». L' assessore regionale all' Ambiente, Onofrio Introna, però attacca: «Il no al nucleare è scontato, ora è in ballo una procedura antidemocraticae antifederalista perché esclude i territori da decisioni che li riguardano». Da Palese a Vendola a Poli Bortone. La senatrice che sfida l' uno e l' altro, con "Io Sud" e Udc, prima dice un "no" netto al nucleare, poi attacca entrambi. «A destra dicono di voler sentire i territori e poi manca sul decreto legislativo il parere della Conferenza unificata». Adriana Poli Bortone ne ha anche per Vendola: «Dimostra di essere un pacifista anomalo se invoca l' intervento dell' esercito per bloccare il nucleare. Il presidente - conclude la senatrice- avrebbe fatto bene ad essere più presente nelle conferenze Stato-Regioni». L' Italia dei Valori è passata già ai fatti e sta organizzando gazebo in tutta la Puglia per organizzare «una rivolta civile» contro il nucleare già alla fine di questa settimana. «La stranezza di questa decisione- spiega il deputato Pierfelice Zazzera, coordinatore del partito dipietrista in Puglia - è che comunque il governo continua a tenere nascosta la mappa dei siti ovviamente per una questione esclusivamente elettorale». © RIPRODUZIONE RISERVATA - PIERO RICCI"

E' proprio campagna elettorale